Storyline e PNL: uno scontro?
Molto spesso, nei miei articoli utilizzo la PNL (Programmazione Neuro Linguistica) per dare un punto di vista in più e perchè sinceramente la ritengo molto utile.
Come mai?
Prima di tutto valutiamo la fiction. La fiction è la narrazione di eventi immaginari (vale lo stesso anche se sono vicende tratte da storie vere, se invece riportano del tutto la storia vera diventano cronaca).
Quindi ovunque ci sia una storia immaginaria c'è fiction:
1) romanzi e racconti
2) fiabe, favole e leggende
3) film e serie televisive
4) fumetti e manga
5) cartoni animati e anime
6) giochi di ruolo
7) videogiochi
Testimonial molto attento |
Anche le palle che raccontano ai contribuenti quindi... |
No quella non è fiction... quelle sono STRONZATE!
Certo, una fiction può avere varie funzioni... può essere utilizzata per fare propaganda, per fornire valori morali, per fare pubblicità e anche per l'educazione.
Ma lo scopo principale è l'intrattenimento: la fiction è attraente perché è lo strumento che usiamo fin dai tempi antichi (vi ricordate le leggende?) per evocare emozioni.
Quindi, cosa ha a che fare con la PNL?
E' un concetto così alieno? Dopotutto anche Pirandello era affascinato dalla psicanalisi. Era un campo molto attraente negli anni passati, ma ormai la PNL ha aperto la strada alle nuove neuroscienze, che sembrano rivoluzionare la psicanalisi.
Prospettiva. Se hai fatto un po' di PNL probabilmente avrai già visto questa foto in tutte le salse. E' una donna giovane o anziana?
Ma proviamo a dare un'occhiata alle funzioni della PNL.
Neurolinguistic programming' Oxford English Dictionary (2003) |
a system of alternative therapy based on this which seeks to educate people in self-awareness and effective communication, and to change their patterns of mental and emotional behaviour |
Insomma, da una parte abbiamo la fiction che vuole evocare emozioni, dall'altra c'è la PNL creata per modificare i "patterns of emotional behaviour".
Senza neanche approfondire troppo basta dare un'occhiata alle submodalità. La PNL in alcuni suoi esercizi ti chiede di provare a modificare le immagini dei tuoi ricordi per vedere che effetto hanno sulle tue emozioni. Ad esempio prova a riportare a galla un ricordo piacevole.
Sì, fallo ora, giusto per provare.
Riprendi il ricordo piacevole, dopodiché aumenta la luminosità... bene... ora, se non lo stai già facendo, guarda la scena da dentro te stesso, osserva i dettagli... ascolta i rumori attorno a te. Ingrandisci l'immagine... avvicinala. Prova a ricordarti cosa sentivi, c'era vento? Stavi camminando sulla spiaggia e sentivi la sabbia tiepida sotto i piedi? Concentrati su quello che ti sta intorno...
Va bene. Non serve scendere ancora più a fondo.
Non ti sembra che conoscere queste submodalità possa aiutarti a presentare meglio le scene delle tue storie?
Bisogna ricordare che la PNL dice che ognuno di noi reagisce in maniera differente a questi stimoli, ad esempio ci sono persone portate a reagire meglio stimoli uditivi altri invece sono più visivi... e la PNL studia i loro comportamenti di tutti questi casi. Per esempio un soggetto 'più visivo' tendenzialmente gesticola in maniera ampia e parla più velocemente rispetto a persone auditive o cinestetiche.
Be', non ti sembra che queste notizie possano tornare utili per creare un personaggio?
Insomma... la PNL dal mio punto di vista può dare quel qualcosa in più a uno storyliner, decidi tu se vuoi approfondire l'argomento, in ogni caso nei miei articoli inserirò vari spunti da cui partire.
... a proposito, l'immagine della donna può essere vista come una donna giovane che volta le spalle, ma se guardi il mento della donna giovane puoi notare che è il naso di una donna vecchia vista di profilo.
Credits:
Chris Gin: autrice della foto su flickr "Sunset Beach" è proprietario del rispettivo copyright. Licenza Creative Commons Attribution-Noncommercial 2.0-en