Viaggio dell'eroe. Fase 2: è ora di cambiare.
Prima di passare alla seconda parte voglio approfondire le idee su cui si basa lo schema di Vogler e questa struttura di plot.
Proverò a paragonare la prima parte del viaggio dell'eroe “
Lo scopo del ricalco è aumentare l'empatia con il soggetto al fine di creare quello che la PNL chiama Rapport.
Non farti ingannare... quando due persone utilizzano lo stesso linguaggio del corpo sono in sintonia. Le due donne che vedi stanno pensando la stessa cosa: non sono più disposte ad accettare storie mediocri.
RICALCO = Riproduzione degli schemi al fine di creare Rapport
In pratica la prima fase descritta da Vogler (la Partenza) tende a richiamare uno o più elementi che ognuno di noi potrebbe aver vissuto o stare vivendo, in modo da farci pensare: Sì… è proprio così che funziona. La vita reale è proprio come questa.
In questo modo entriamo in rapport con la storia.
Prendiamo l’esempio di Wanted.
A tutti noi è capitato qualcosa di spiacevole come avere un brutto lavoro, un capo negativo, una/o fidanzata/o che non era quella/o giusta/o o un amico/a che ti sta fregando (spero per te che non ti siano mai capitate tutte quante le cose insieme ;)).
In questo modo lo spettatore SIMPATIZZA con il protagonista e si sente partecipe: entra nella storia.
Proviamo a prendere un altro esempio per vedere se vale lo stesso ragionamento.
Luke nel quarto episodio di guerre stellari (il primo uscito) vive insieme a famiglia che lo tratta bene, ma che cerca di avviarlo verso un lavoro sicuro: il tipico posto fisso. Luke sta vivendo una vita piacevole, normale... le sue ambizioni si scontrano con la famiglia, ma dopotutto non sta male. Immagino che capiti a molte persone.
Sembra corrispondere.
Per ora abbiamo parlato di scene che rispiecchiano l'ambiente, piene di situazioni che riflettono la vita reale. Ma per aumentare l'impatto, si potrebbe ricalcare anche l’ambizione.
Noi esseri umani abbiamo dentro il desiderio di migliorare, e (spesso, ma non sempre) diamo la colpa a ciò che ci sta attorno se non riusciamo a ottenere qualcosa.
Per questo quando vediamo un personaggio lottare per raggiungere un obiettivo che condividiamo non solo simpatizziamo per lui, ma tendiamo anche a IMMEDESIMARCI. Soprattutto se gli ostacoli che incontra sono quelli che conosciamo.
TESTIMONIAL SVOGLIATO: |
Aspetta un attimo… ma io non so bene cosa voglio. Come faccio a condividere i suo obiettivi? |
C’è anche chi punta a utilizzare personaggi con obiettivi poco chiari. Avete presente Twilight?
[Spoiler! Twilight. Clicca per visualizzarlo]Twilight ha avuto un grande successo in quanto a vendite. Ma io vi suggerisco lo stesso di non prenderlo come esempio. Come ho già detto, vi consiglio di creare un protagonista con delle passioni: una persona che trascina la storia. Non uno che si fa trasportare come peso morto.
Non solo, credo che avere obiettivi sia importante anche per uno storyliner.
Ari Kiev
Accendete il vostro fuoco. Perseguite gli obiettivi che vi siete prefissi senza temere l'insuccesso, le critiche o la disapprovazione.
Bene, questo fase (iniziazione) mostra al pubblico la routine per poi spezzarla.
Insomma, la conosciamo tutti la routine, no? E tutti vogliamo sfuggirle…
Ma allo stesso tempo quando si tratta di abbandonarla proviamo un po’ di timore. E non a caso Vogler richiama lo schema rifiuto (paura di uscire dalla zona di comfort) e mentore (per dare coraggio) e quindi dal ricalco si passa alla
GUIDA = condurre allo stato d'animo desiderato
Quando uno storyliner riesce a ricalcarci per bene allora può guidare più facilmente le nostre emozioni, noi inconsciamente gli diamo corda. E’ come se gli dicessimo: d’accordo, fino a qui mi hai convinto. Adesso mi fido di te, finché continuerò a leggerti trascurerò la realtà e entrerò nel mondo che mi stai offrendo. Ora ascolterò la tua storia.
Se uno storyliner ti fa entrare in un personaggio, be’… il suo lavoro lo sta facendo bene. E ora possiamo passare alla seconda parte.
SECONDA PARTE: Iniziazione
A) Le sfide, gli amici e nemici.
A questo punto siamo arrivati al centro della storia. E’ ora di presentare gli amici e i nemici del protagonista bisogna presentarglieli, oltre a mostrare COSA sanno fare.
Se ti dico Team Seven e le sue prime missioni ti viene in mente qualcosa?
Il manga di Naruto non mi dispiace, invece i cartoni di Naruto mi sembrano troppo lenti... per non parlare degli episodi filler che fanno proprio vomitare. Tra l'altro... sai che Masashi Kishimoto prima di creare Naruto ha studiato moooolto a lungo le regole della fiction? Afferma addirittura di avere un quaderno con i suoi appunti e le tecniche segrete!
A questo punto l’eroe si trova di fronte a un luogo molto pericoloso, e si ferma un istante a prepararsi prima di accedere a questo luogo (fisico o simbolico).
Se avete letto i Mangiatori di Morte di Micheal Crichton avrete presente il momento in cui... [Spoiler!]C) L’Ordalia.
A questo punto il protagonista deve affrontare la prova più difficile. Spesso la sorte gli volta le spalle e si trova in una situazione QUASI senza uscita dove deve mettere a frutto tutte le sue abilità.
L’eroe rischia molto e potrebbe perfino morire. In ogni caso il suo VECCHIO IO morirà, e il protagonista si evolverà grazie all’Ordalia.
D) Ricompensa.
Finalmente l’eroe ha superato la prova, dimostrando di aver imparato qualcosa e festeggia la sua vittoria. La vittoria non è completa e a volte i festeggiamenti sono brevi, ma l’unica cosa importante è che il protagonista ha dimostrato di saper utilizzare i suoi nuovi poteri e ha ottenuto qualcosa.
Guerre stellari, quarto episodio (il primo uscito). [Spoiler!]Il nostro amico Lucas ha studiato a fondo il viaggio dell'eroe e i lavori di Campbell (su cui si è poi rifatto lo schema di Vogler).
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