A che punto siamo? Garriott dice che c'è ancora da fare
Disclaimer della par condicio: questo articolo è consigliato solo a persone minori di anni 14. La stupidità insite nelle battute, l'introduzione confusionaria, le scuse poco credibili e il livello dei testimonial potrebbero offendere i vecchi bavosi persone con più di 14 anni di età! Se sei un anziano allora ti consiglio di guardare solamente l'intervista su youtube che sto segnalando.
Devo ammettere che sono un po' in ritardo. L'articolo sulle storie multilineari passa a settimana prossima, causa mancanza di consenso/autorizzazione su un'immagine.
Giusto per rimanere in tema videogame recupero un articolo sulle storyline horror e lo applico all'analisi di Dead Space (il primo, il secondo è appena uscito e non ho ancora avuto tempo di provarlo).
Testimonial confuso |
Che centra con Garriott? |
In pratica...
Testimonial ggiovane |
Ma soprattutto chi è Garriott? |
Insomma, lasciatemi parlare!
Ehhh. I gggiovani d'oggi.
Richard Allen Garriott è famoso per aver creato la serie Ultima. Sul mondo da lui creato si è sviluppato poi anche Ultima Underworld e Ultima Online.
So che voi minori d'età pensate solo alle elfe gnocche di World of Warcraft, ma io, ai miei temi, quando ero gggiovane (oggi, causa di vari viaggi nel tempo, ho 157 anni e non potrei mai leggere l'articolo che sto scrivendo), giocavo a Ultima Online e ci passavo interi pomeriggi!
Richard, in tutto il suo splendore.
Torniamo al titolo. Come mai Garriott dice che c'è ancora molto da fare? Lui per caso segue Fantasy Eydor e si preoccupa per i miei ritardi!
Sì. Voglio dire NO.
Richard, durante un'intervista (tranquillo, lascio il link alla fine dell'articolo), ha espresso un'opinione che voglio condividere.
I don’t think we’ve yet mastered the techniques of true interactive storytelling.
Richard Garriott - inizio 2011
Tradotto alla buona: Penso che non siamo ancora in grado di padroneggiare le tecniche di creazione di storie (storytelling) interattive.
Sono d'accordo con lui. In giro sulla rete esistono pochi articoli specializzati nelle storie per videogiochi e la figura dello story designer spesso viene trascurata.
I giochi che puntano alla storia come uno degli elementi principali sono ancora pochi, ma si ricordano molto facilmente (anche quelli tormentati con personaggi Nameless senza nome, usciti quando voi giovani eravate appena nati).
Questo perché una storia, pur non essendo un elemento essenziale per un gioco, può migliorare notevolmente l'esperienza ludica!
L'intervista!
Se preferisci qua lascio il link al video su youtube.
Ora passiamo ai ringraziamenti, il video qua sopra è gentilemente stato consigliato da...
Suspense (con link incorportato)
...Uriele!
Testimonial minore d'età |
Ma basta ringraziare tutti! |
Lo faccio perché sono autistico perché apprezzo molto l'aiuto e ci tengo a far sapere da chi potete prendere esempio voi giovani!
Testimonial ingenuo |
Che bravo che sei a ringraziarlo anche se lui non passerà mai a leggere questo articolo, essendo un maggiore d'età! |
Qui ti sbagli... mi sembra di vederlo là, in mezzo a quel gruppo di bambini che si finge un teen ager.
Quindi, un saluto e un ringraziamento a tutti i falsi bambini e bambine che hanno letto fino in fondo l'articolo! Complimenti!
Quando tornarai nel mondo reale lasciati il permesso di darti da fare! Il mondo ha bisogno di nuovi storyliner maturi ed esperti.
Per saperne di più:
Un altro articolo in inglese che parla delle affermazioni di Garriot.