Fantasy ambientation
Io amo Rich Burlew.
Lo so che sto riempiendo il sito di dichiarazioni d'amore, d'ammirazioni e quan'altro, ma che ci vuoi fare. Si vede che sono un sentimentale isterico.
Trascurando me e tornando su Rich, questa dichiarazione arriva dopo aver letto i suoi articoli sulla creazione di una ambientazione di D&D. Gli articoli in questione li trovi qua, sezione "The World".
Manuali, miniature, espansioni infinite, nessun manuale pdf e il trucco finale: edizioni 0.5. D&D è bello o non è bello?
L'unica cosa certa è che i maghi della costa vogliono i tuoi soldi!
Da quando mi sono convertito a Gumshoe non bado più molto a D&D, ma Rich, nei suoi vari articoli, espone proprio tutto il processo che ha attraversato, mostrando anche i punti in cui a stravolto, eliminando o ribaltando le parti che prima aveva deciso.
I suoi articoli sono molto incentrati sulla creazione di una ambientazione giocabile a D&D (3.5 edizione), per questo potrebbero non interessarti.
Ma voglio estrarre alcuni consigli che possono tornare utili a tutti.
Perché creare una nuova ambientazione?
In base alla risposta riuscirai a decidere come muoverti, se ti serve per una campagna da giocare con i tuoi giocatori non servirà riempire tutto il mondo, sarà anzi meglio puntare a una regione particolare. Qualcosa di simile vale se devi crearla per una storia predefinita. Se invece vuoi creare una campagna giocabile sarà utile considerare tutto, scendendo nello specifico solo nelle parti più importanti.
L'ho già visto!
Se vuoi creare qualcosa per un pubblico più ampio meglio non mostrare le solite cose. Se ad esempio crei una campagna di guerra tra draghi per i tuoi giocatori può andare bene. Ma se usi la stessa per una storia o un'ambientazione da pubblicare. Be' Raistlin si arrabbierà, molti ptorebbero avere un déjà vu con la campagna di Dragonlance.
Differenza tra stile e Gimmik
Un cambiamento minore, per quanto divertente non basta. Ad esempio l'idea dell'anello che circonda il mondo di Eberron (è come l'anello attorno a saturno, ma più piccolo) è divertente, come anche può essere la decisione di creare il mondo su un cubo, su un disco, su un albero, su un parallelepipedo o sul quadrato dell'ipotenusa di un triangolo rettangolo.
Se però poi riempi l'ambientazione con una guerra tra draghi siamo punto a capo. L'elemento principale dev'essere originale!
Euclide non avrebbe mai giocato a D&D: a lui non piacevano le schede rettangolari.
Facendo attenzione a cosa è già stato fatto e cosa no si possono modificare elementi principali come:
- Clima
- Tecnologia
- Razze presenti e/o dominanti
- Funzionamento della magia
- Divinità e teologia
- Piani esterni e cosmologia
E quant'altro.
Interessante come alla fine di questo articolo, Rich Burlew individui una serie di elementi in conflitto per fonderli in un unico sistema dualistico basato sul contrasto.
Insomma, l'ideale per creare una fonte idonea a sviluppare un conflitto, così utile per la fiction.
Creare un ambientazione può essere difficile da soli. E può anche apparire impegnativo, quindi se devi usarne una per la tua campagna di D&D magari non avrai così tanta voglia di inventarne una nuova.
In compenso, grazie a MaxHeadroom, ho scoperto un gioco per creare mondi. E' davvero semplice e se hai qualche amico non ci vuole niente a impiegare una serata per provarlo.
Magari non tutto quello che ne uscirà sarà riutilizzabile, ma non si sa mai che saltino fuori spunti interessanti.
Dawn of World |
Regole, free: sono semplici, facilmente assimilabili, flessibili, e, volendo, si adattano bene a eventuali ritocchi. Hexographer: un software ad esagoni utile per sviluppare una mappa online, nel caso ti interessi provare il gioco sul web. Anche questo di una semplicità estrema. Tirare i dadi: un metodo per tirare i dadi sul web. Non ti servirà a niente se vuoi provarlo dal vivo, basteranno 2 dadi da 6. |
Io lo sto provando in questo periodo. Magari, dopo averlo finito, scriverò un articolo con eventuali strategie utili che si possono estrarre.