Dico oggi.
Ma con oggi intendo un mese e mezzo fa. Oggi è il giorno che me ne sono accorto (ormai è l'altro ieri). Oggi è il giorno in cui pubblico la risposta!
Ebbene, come mia abitudine in ritardo sui tempi, mi accorgo della prima recensione veramente negativa (se ce ne sono altre che mi sono perso avvisami).
Eccola qua!
Potrei seguire la moda del momento e urlare al mondo di aver subito un'autopsia letteraria.
Potrei piangere per giorni come facevano le famose autrici fantasy.
Potrei dire un bel chissenefrega, molto più in linea con le mie abitudini.
Potrei usare un pollo di gomma con la carrucola in mezzo "con" una corda sospesa... come insegna il saggio.
Ma non farò niente del genere.
Al contrario ringrazio Bakakura (o Nyven Nyven su anobii) per avermi letto e ancor di più ringrazio per le sue impressioni sulla storia.
Di più, mi spiace anche che abbia sofferto così tanto nel leggere L'ombra dell'incantatrice.
Riguardo alla recensione posso dirmi abbastanza d'accordo dove parla dello stile. Dal mio punto di vista ha calcato un po' la mano, ma ha ragione.
Ci sono segnalazioni di infodump, refusi, abuso di sinonimi e tell don't show. Sono cose che metto subito a posto (e con subito intendo questo week end).
La sua analisi riporta anche il problema dell'abuso del verbo "percepire". Un mio vecchio difetto: usavo troppo spesso l'interazione del personaggio per recepire i dettagli dell'ambiente. Del tipo invece di "Il terreno tremò." scrivevo "Tizio percepì il terreno che tremava."
Ne ho sostituiti molti, ma qualcuno mi è sfuggito . Eliminerò quelli segnalati.
Sulla
confusione avevo già sentito altre lamentele.
Però
L'ombra dell'incantatrice è una storia dove si parla anche di spionaggio, e quindi presenta situazioni politiche complesse.
Ho provato a inserire vari spezzoni in più punti per far digerire meglio le informazioni, ma rimane comunque una storia di spie.
E' complessa da seguire, soprattutto se mentre si legge si è così incazzati a causa dello stile.
Non voglio cercare scusanti con questo. La responsabilità me la prendo.
Se il mio stile fa incazzare qualcuno perché ho fatto degli errori la colpa è mia.
Se Bakakura è così incazzato da non essere riuscito a seguire nulla della trama è colpa mia.
Infatti mentre sono d'accordo quando parla dello stile non sono affatto d'accordo sulla sua analisi della trama.
Lo ripeto. E' colpa mia, non sua, però la sua analisi riporta la trama in maniera errata, praticamente del tutto sbagliata.
L'unica cosa che mi spiace veramente è che riempie l'analisi di spoiler (anche maggiori) e non li nasconde. Si limita a dichiararne qualcuno, neanche tutti.
Bakakura, se mi leggi, ti chiederei solo per piacere di nasconderli in qualche modo se puoi.
Prima partire con la trama ricordo a tutti che non manco mai di notare gli elementi positivi e non mi è sfuggita questa parte dell'analisi di Bakakura. Le sue parole:
Clarion è un personaggio simpatico (beh, quasi sempre)
Grazie! A quanto pare dalle varie opinioni che ho ricevuto è uno degli elementi più apprezzati.
Will Scarlet interpretato da Christian Slater ha fornito le idee base per la creazione di Clarion (e se guardi bene assomiglia al personaggio in copertina).
Tornando alla storia riporto le analisi di Bakakura e la trama reale (se qualcuno non l'ha capita chieda pure e nel caso riporto anche parti della storia).
Riporto in corsivo il suo testo.
[Spoiler! L'ombra dell'incantatrice. Clicca per visualizzarlo]
Tutti sono gay per Isial, nonostante l’assoluta mancanza di qualità positive della “signorina”
Jalmur era stato incantato.
Lascio indizi fin da subito, mostro che si fa ammazzare inutilmente e poi Isial lo dice esplicitamente. Anzi il fatto che Jalmur fosse gay per Isial senza motivo è un indizio che fa capire che è incantato.
I seguaci di Isial in realtà in realtà sono stati scelti e comandati da Jalmur (che era incantato!).
Wairel ci prova con Isial per una scena e solo per sbeffeggiare Clarion.
Il governatore di Nuova Luce è stato incantato.
Quindi la risposta è: sono tutti gay per Isial perché è una stronza manipolatrice.
Clarion si innamora di lei all’improvviso, dopo essere stato maltrattato, picchiato, denunciato e sfruttato da lei o dai suoi sgherri per metà romanzo
Per Clarion è vero. E' un po' forzato. Alla fine Clarion si innamora solo perché vede in Isial una persona che crede nei suoi ideali. La questione di fondo che volevo mostrare di Clarion è che lui ha bisogno di uno scopo (o di una nazione) da difendere.
Clarion si accorge che Isial è un mostro (dopo averla salvata e letto il diario), ma rimane comunque affascinato dall'ambizione della donna e non riesce a capire come si comporterà la maga, e se ha davvero cambiato idea o se sta continuando a fregarlo.
E' un po' tirata, ma per farlo innamorare per bene avrei dovuto allungare la storia e aggiungere eventi. Ho preferito velocizzare, con i rischi che ne correvano.
Se qualcuno ha consigli in merito lo ascolto.
Madmartigan, un altro personaggio fantasy che si innamora di una donna che gli ha tirato un calcio in faccia. Notare l'espressione intelligente.
Un altro esempio in una storia migliore è Vlad Taltos di Steven Brust , che si innamora della donna che lo ha assassinato (nelle storie di Brust la morte può non essere permanente).
Anton, il padre di Isial, è presentato come un ubriacone che ha abbandonato del tutto la scena politica, eppure un sacco di gente rischia la vita per salvarlo, salvo dimenticarsi di lui per tutto il resto della storia
Anton è il legame tra i ribelli di Emeral e i mercanti di Emeral. Il fatto che fosse diventato un ubriacone e fosse uscito dalla scena politica non significa che non potesse rientrare. Politicamente era molto utile per unificare le fazioni isolane.
Ci si dimentica di lui semplicemente perché si trova un alleato migliore: la chiesa di Achan.
E' tutto nei dialoghi.
Le battaglie non hanno senso, scoppiano a caso e il loro andamento è troppo confuso perché ci si capisca qualcosa.
Clarion non è un guerriero. Le battaglie le evita.
Belthar invece partecipa a una battaglia confusa, ma tutto sommato lineare. Sbarco notturno, tempesta improvvisa, BUIO MAGICO, sconfitta e fuga.
Isial partecipa a una battaglia, ma mostro solo l'inizio.
il ladro piange per la morte dell’uomo che ha cercato di farlo fuori innumerevoli volte, senza mai pentirsi delle proprie azioni.
Ho specificato il passato di Clarion e Belthar (tra l'altro si possono leggere le loro storie qua); erano molto amici e Belthar aveva anche salvato Clarion, permettendogli di lasciare Algeron. Tutto evidenziato nei dialoghi e in qualche flashback (ammetto che possono essere scappati anche degli infodump).
Comunque Clarion non piange, ma trattiene le lacrime.
Si limita a seppellire il compagno e a porsi delle domande. Clarion per quanto simpatico è un personaggio solo e in quel punto della storia aveva il dubbio che Isial fosse ancora interessata al "tesoro proibito".
Nella storia Belthar era il personaggio che Clarion conosceva da più tempo e non voleva ammazzarlo perché è cattivo, ma solo per ragioni di stato (lo fa anche Jack Bauer).
Clarion lo sa. Come sa che Belthar è il personaggio con cui ha più legami nella storia.
la leggendaria “ultima dimora” dell’incantatrice Pera’el, dove giace un potere terribbile, è nascosta e protetta malissimo, al punto ci sono tanto di indicazioni per trovarla scritte in un libro che fa bella mostra di sé biblioteca della scuola per maghi (senza che nessuno abbia mai pensato di aprirlo… sigh) e sia Clarion che Belthar riescono a oltrepassare i trabbocchetti senza grossi problemi.
Quello che è successo veramente lo dice Isial a Clarion a pag. 205 e 206.
Tranne la questione del diario, a quel punto della storia Isial non è ancora del tutto sicura di voler abbandonare e omette la questione del diario.
Per trovare la tomba di Pera'el Isial ha dovuto:
- Verificare che le voci fossero vere (cercando negli appunti del libro nella gilda dei maghi);
- rubare i documenti riguardanti vecchi processi dagli archivi dell'inquisizione (è per quello che gli davano la caccia) a Olinam;
- eseguire una ricerca all'interno di un quartiere disabitato del Tessen (dove dimorava la tipa bruciata come strega) per ottenere i diari e le lettere della stessa;
- recuperare un anello magico nascosto nei sotterranei del palazzo di Nuova Luce;
- trovare e arrivare nell'Isola Proibita;
- ottenere l'appoggio degli indigeni;
- entrare a recuperare le mappe dall'ultima dimora abbandonata della sorellanza;
- arrivare nell'isola al centro delle isole dei pirati;
- compiere quello che poteva facilmente diventare un sacrificio umano (all'inizio voleva sacrificare Clarion, poi ha cambiato idea);
E già fino a qua non mi è sembrato facile.
A questo punto arriviamo all'elemento più frainteso.
ci sono tanto di indicazioni per trovarla scritte in un libro che fa bella mostra di sé biblioteca della scuola per maghi
E' falso. Il libro nella torre dei maghi era solo un indizio. Una conferma dell'esistenza dell'oggetto che Isial cercava. Ma non era ancora sicura ne valesse la pena.
Il diario è quello di Isial! Con tutte le informazioni trovate dalle sue ricerche.
Tra l'altro. TUTTE LE TRACCE CHE AVEVA LASCIATO PERA'EL ERANO UN INGANNO, Belthar le ha seguite e sarebbe morto. Come erano morte le altre due che avevano provato prima di lui (cadaveri mostrati nella scena, pag. 259).
Quindi le indicazioni sono un'altra trappola mortale.
Clarion alla fine c'è riuscito. Ma Clarion è il superplus dell'infiltrazione e ha avuto delle difficoltà.
Insomma il "senza grossi problemi" è forse azzardato. Io credo solo che bakakura fosse così in preda alla furia da fraintendere tutto quello che ho scritto sopra.
Me ne assumo la responsabilità, ma la sua analisi della trama rimane sbagliata.
Che poi il dungeon fosse brutto per altri motivi se ne può parlare.
Altre cose:
Questo crea due grosse incongruenze nella trama: primo, perché Pera’el non ha distrutto la collana (cosa che, tramite l’ologramma, raccomanda di fare a chiunque la trovi) invece di lasciarla in fono al dungeon più demente della storia della letteratura?
Semplice: non c'era riuscita. Era scritto chiaro e tondo nel dialogo dell'ologramma.
"Per anni sono rimasta nascosta a tentare di distruggere la mia creazione..."
Secondo: perché questa sembra non aver alcun effetto durante il secondo processo a Isial, quando lei indossa la collana senza conoscerne i poteri, mentre pare influenzare il governatore durante il colloquio immediatamente precedente?
Semplice anche qua. Durante il secondo processo Isial NON aveva addosso la collana. Specifico che Isial va dal conducente della carrozza con la scusa di lasciare i gioielli, e dà indietro la collana in una borsa insieme agli altri preziosi.
Di nuovo colpa del mio stile. Bakakura probabilmente non vedeva l'ora di finire la storia e quindi avrà saltato il pezzo o l'avrà trascurato.
Mi assumo la responsabilità anche di questo.
Lord Maer, il nobile antagonista di Clarion e Isial, pare avere una giurisdizione universale: ovunque loro due vadano lui li segue
Nel primo processo Lord Maer aveva quel potere perché garantitogli dal falso inquisitore (interpretato da Belthar).
Nel secondo processo aveva quel potere perché l'ha ottenuto dal governatore di Nuova Luce.
Il governatore di Nuova Luce poi cambia idea perché plagiato da Isial. Infatti mostro la costernazione della donna-ammiraglio (che in realtà era la sua amante, questo non l'ho mai detto, ma ho cercato di mostrarlo).
Il resto dell'analisi della trama è tutto così, giusto per citare un'affermazione senza nasconderla con gli spoiler: Bakakura afferma che un assassino se spara un dardo avvelenato non dovrebbe mirare al cuore perché protetto dal cuoio.
L'assassino in questione aveva una balestra e quindi poteva anche esserci una corazza di piastre, ma l'avrebbe ugualmente trapassata; e il cuore comunque è al centro del petto, il bersaglio più ampio tra le parti del corpo umane.
(Qualcuno mi contraddica se mi sbaglio, io non sono un tiratore professionista, mi è solo sembrato ovvio.)
Poi Bakakura afferma che un assassino professionista dopo aver avvelenato il bersaglio dovrebbe lasciare la scena.
Questo assassino lo farebbe. Ma lui ha il pc (o la console) che gli da la conferma della kill!
Per me non è così. (Ma io non sono neanche un assassino professionista, quindi contraddiscimi se mi sbaglio :p).
Per me un assassino professionista deve assicurarsi che la vittima sia morta.
E avrebbe quindi dovuto seguirla per assicurarsi della morte.
Tra l'altro c'è sempre la possibilità che sia tutta una finta: stiamo parlando di spie e maestri di inganni. Magari il bersaglio aveva solo simulato di essere stato colpito.
Consideriamo anche che l'assassino in questione aveva già controllato il posto e valutato tutte le vie di fuga, sapeva che il bersaglio non aveva capacità di combattimento ed era perfino ferito.
Meglio fare le cose per bene, altrimenti avrebbe dovuto seguire la vittima per avere conferma della morte. Molto più facile finirla subito.
A cui fa seguito un altro deus ex machina che effettivamente è un po' tirato, ma qui si torna nello spoiler...
[Spoiler! L'ombra dell'incantatrice. Clicca per visualizzarlo]
(L'arrivo di Isial dopo il tentato omicidio al faro non è uno deus ex machina. Sia Belthar che Clarion se lo aspettavano. E' scritto nella storia.)
Al contrario la presenza dello sciamano nero è già più a rischio deus ex machina.
Eppure l'avevo presentato prima. Che conoscesse i veleni delle isole si poteva presumere.
La questione che ho cercato di sottolineare in varie parti del romanzo è:
- Belthar è un assassino addestrato. La sua debolezza è che NON è bravo a manipolare la gente e a ottenere informazioni. Nel caso sopra Belthar contava di usare un veleno sconosciuto per Clarion. Un'ottima idea visto che Clarion (come aveva già fatto Belthar nello scontro contro Isial) ha addosso antidoti per i veleni conosciuti dal Kleg. Peccato che a Belthar mancassero informazioni essenziali.
Un tuono da far tremare le ossa che si sente solo in un raggio di centro metri? L’autore è per caso sordo (ma anche in quel caso, avrebbe dovuto scrivere secondo il punto di vista di un normodotato, visto che nessuno dei personaggi ha problemi di udito)? E questa sarebbe una trappola usata per proteggere un tesoro nel corso dei secoli?
Era solo la vibrazione e un tuono, separati. La vibrazione per stordirlo, il tuono per allertare i dormienti. Qua non ho mostrato bene (per avere questa interpretazione bakakura unisce due frasi separate a cui non avevo badato).
La trappola in ogni caso non era fatta per proteggere un tesoro di secoli. Non si mettono mai trappole troppo pericolose in una zona pubblica come una sala da pranzo.
Quella era solo una trappola per avvertire le maghe che c'era un intruso. Ormai le maghe erano morte, quindi è servita solo a spaventarli.
I soldati che attaccano i ribelli combattono al buio, senza alcuna fonte di luce se non qualche lampo occasionale. Perché lo fanno? Per morire meglio?
Non attaccano al buio completo. Tentano uno sbarco notturno.
Le battaglie notturne erano normali anche nel nostro medioevo/rinascimento (tranne per gli Aztechi se non mi sbaglio, che appunto rimasero sorpresi dalle incursioni notturne degli eserciti europei).
Gli attaccanti poi sono stati colti da una tempesta proprio mentre sbarcavano. Il momento peggiore.
Ma a quel punto andarsene, perdere l'effetto sorpresa e rischiare una fuga disordinata non era la cosa migliore. Tanto valeva finire lo sbarco e iniziare l'assalto.
Forse era anche ragionevole che fuggissero, ma io dico che era meno probabile.
Il problema è che poi arriva il buio innaturale. Ma quello arriva DOPO lo sbarco e DOPO che il combattimento era iniziato.
come fa Clarion a calciargli il fango in faccia? Capirei se lo lanciasse con la mano, ma è impossibile che riesca a sollevarlo fino a quell’altezza usando solo la gamba. Se non ci credete, provate a dare calci a una pozzanghera immaginando di dover colpire con gli schizzi il viso di un uomo in piedi a un metro da voi.
C'è differenza di densità tra acqua e fango. Se sul piede metti una sostanza abbastanza densa dovrebbe essere più facile.
È una descrizione ridicola, messa insieme perché l’autore probabilmente non aveva idea di come salvare Clarion né alcuna voglia di riscrivere la scena.
Clarion si salva per il crollo della caverna causato dall'entità "isola" già presentata nella storia, non per la schizzata di fango.
Comunque voglio dimostrare il contrario. Riscriverò le parti dubbie.
Perché lui, figlio di un mercante, riesce a battere quello che è stato presentato come uno degli spadaccini migliori del regno?
Davir è stato presentato come un ribelle con battaglie alle spalle.
Lord Maer è stato presentato come un vigliacco che quasi perdeva contro Clarion (e Clarion è il superplus dell'incompetenza quando si tratta di combattere).
Penso di capire da dove arrivi il fraintendimento: all'inizio Clarion fingeva di essere un ambasciatore e uno spadaccino davvero bravo. E Lord Maer lo aveva sfidato a causa della collera.
Ma non era Lord Maer il bravo spadaccino, era il personaggio interpretato da Clarion.
Come dicevo nello spionaggio c'è il problema di dover far interpretare ruoli diversi alle spie, e questo rende necessario stare più attenti alla lettura.
Per il resto ci sono un sacco di spunti utili che mi erano sfuggiti. Ad esempio:
Questa ringhiera si trova in un luogo pubblico (una terrazza che domina una città) e senza una guardia che sia una per tenerla d’occhio.
Vero. Ho piazzato una ringhiera con gioelli senza guardie a difenderla. Colpa mia.
E sì. Fa ridere.
L’inforigurgito domina ogni suo paragrafo: non si può nominare una città senza doversi pippare cinque-sei righe sulla sua storia, le attività economiche principali e le previsioni meteorologiche della giornata
Magari intendeva ogni capitolo. Ma anche lì non si può dire "L'inforigurgito domina ogni suo paragrafo" perché è troppo falso.
Qui le colpe me le assumo, ma me le prendo solo al 50%. Per il resto della confusione posso capire, ma la rabbia nella frase sopra è esagerata.
Le "previsioni meteorologiche" fanno parte della scena invece. Per me non è un errore introdurle.
Altra cosa che ammetto. Si, ho sbagliato a inserire i
maniscalchi. Intendevo i
carpentieri.
Inoltre non posso negare alcuni refusi: ho scambiato il pronome femminile "le" con il "gli", e ho messo dei centra al posto di c'entra.
---- Edit 24.09.11 - dopo la mia ricorrezione
In particolare. Recensione i Bakakura:
La cosa peggiore è che non solo l’errore si ripete, ma a volte l’autore azzecca il pronome corretto, “le”: così non si può nemmeno fare finta che credesse genuinamente nella bontà di “gli”.
I "gli" da correggere erano 2 su 89672 parole.
E' vero. Si erano ripetuti! :p
Scherzi a parte se ne trovi altri ben venga. Dubito arriveremo a 10, e sono comunque errori da correggere.
Magari non farmi prendere un colpo, affermando cose come:
e poi quel “gli” riferito a un personaggio femminile, di cui il romanzo è pieno.
Sono troppo vecchio per subire colpi del genere!
---- Fine edit.
Poi ho fatto riferimenti a conoscenze inesistenti nel medioevo come "Età della pietra".
Questa la tolgo, ma tieni conto che le conoscenze delle ambientazioni fantasy sono diverse da quelle del medioevo reale, ad esempio Clarion conosce il linguaggio del corpo, e Geralt di Rivia invece sa cos'è la genetica.
Cosa un po' diversa dall'uno a zero di Licia Troisi. Quello è il riferimento a uno sport non presentato nella storia.
Riguardo alle segnalazioni di tell don't show, le correggerò subito questo week end. Forse non tutte, alcune potrei ritenerle utili a far procedere la storia più velocemente.
Altre non posso inserirle perché contrarie al PDV. Ad esempio Clarion non sa riconoscere le mosse di scherma: se il PDV è lui non può definirle.
L'altra cosa che mi è spiaciuta l'ho letta nei commenti di Bakakura.
In pratica le prime pagine sono decenti solo perché ci ha messo mano Hime-sama e non per capacità dell’autore “^_^
Diamo a Cesare quel che è di Cesare dico io.
E' vero. Gamberetta mi ha aiutato.
Ma i meriti riguardo alle prime parti sono anche di Okamis. Che mi ha seguito molto di più rispetto a Gamberetta, e l'ho anche citato quindi perché ignorarlo?
Riportare Gamberetta e non Okamis è una scortesia nei suoi confronti, quindi lo ricordo io.
Disclaimer: mi assumo personalmente la responsabilità di ogni errore e problematica del testo. Come già detto, Okamis è Okamis e mi ha aiutato moltissimo a migliorare la storia, ma io sono un soggetto difficile.
Già che ci sono cito un'altra accusa di deus ex, tratta da questa recensione (che, per quanto se ne dica, è una recensione positiva).
Ci sono alcuni buchi di logica, situazioni in cui si rimane basiti di fronte al testo. Il più grave avviene nel primo capitolo, quando Clarion entra nella stanza del mago scomparso, che si trova su una torre. I maghi hanno impedito a chiunque di avvicinarsi e chiuso la porta con un incantesimo, ma si sono dimenticati di tappare un buco nelle mura della torre. Così, chiunque con un minimo di magia – tipo Clarion, che se la è procurata al mercato, e qui siamo in un’accademia di stregoni! – avrebbe potuto entrare nella stanza!
Nella prima stesura Clarion era molto più idiota ed entrava molto più facilmente.
Eppure ho provato a tappare il deus ex machina in tutti i modi.
Clarion per entrare ha dovuto:
- Fare delle indagini e spacciarsi per apprendista per capire come muoversi nella torre.
- Intrufolarsi nella torre e salire fino in cima al tetto per calarsi.
- Ottenere informazioni da un informatore.
- Ottenere una pozione per rimpicciolirsi.
- Recuperare sabbia magica da usare per scoprire le trappole.
- Ricordiamo che Clarion è il superplus dell'infiltrazione, non arrivare sul pavimento e scamparla. Qui è anche dove lo presento.
- Poi doveva USCIRE. E si era dovuto procurare una pozione esplosiva.
Insomma, il mago medio poteva anche non star lì a pensare di controllare l'entrata dei piccioni.
Aggiungiamo che il proprietario era morto e gli altri potevano non saperlo o ritenerlo secondario dato che c'era ben di peggio da risolvere in particolare...
La gilda dei maghi era in declino e i componenti esperti erano pochissimi, tanto che si stavano promuovendo persone a caso per riempire i buchi.
Avrei potuto spiegare tutti questi ragionamenti e forse non si sarebbe notato il deus ex, ma tendenzialmente preferisco non farlo. Se riesco provo a trovare un modo per mostrarli ancora di più senza dover spiegare il ragionamento.
A questo punto, prima della fine dell'articolo, voglio fare un appello.
Io credo di poter creare una storia migliore e ritengo sono così arrogante da ritenere inutile l'aiuto degli editori vecchio stile. Ma so allo stesso modo che tu puoi aiutarmi a migliorare. Non posso fare a meno del pubblico.
Il tuo consiglio può fare la differenza! |
Se qualcuno ha dei consigli su come eliminare i deus ex, o su come rendere più chiari gli svolgimenti della trama sono ben accetti. Potrebbero essermi utili anche per le prossime storie e io valuto molto i feedback che mi puoi offrire. Anche solo specificarmi quali sono le parti più confuse può aiutarmi. |
Il pubblico fa la differenza! E la farà sempre di più.
Io, adesso
Oggigiorno è costumanza darsi una mano.
Nei ringraziamenti di Marstenheim Angra ha ringraziato l'aiuto ricevuto da Gamberetta e dal Duca Carraronan, Gamberetta in Assault Faires ringrazia Angra, Giulia e il Duca. Zweilawyer non ha ancora detto niente in merito, ma immagino abbia dei proof reader che lo aiutano nell'editing. Metro 2033 aveva un'intera comunità alle spalle.
Se l'autore riceve più aiuti e feedback creerà una storia migliore.
E' per questo che apprezzo le recensioni, anche quelle negative.
E tu che mi leggi sei anche addestrato ormai. Conosci almeno le basi della fiction, quindi la tua opinione è ancora più utile.
Per quanto possano far male, so che posso imparare da te.
Per finire rinnovo i ringraziamenti a Bakakura. Se poi riesce anche a risolvere la questione degli spoiler mi fa un favore personale.