Giochi di ruolo (RPG), arte e storyline
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Attenzione: Very nerd post. Continua a tuo rischio e pericolo!
Una domanda molto tipica nei forum e blog che frequento è: ma giocare a giochi di ruolo (o RPG: Role Playing Game) può aiutare a scrivere storie?
Volendo la risposta può essere sì, dopotutto l'arte dello storyline viene migliorata da un sacco di cose. Anche viaggiare può migliorare la tua esperienza e di conseguenza anche la capacità di creare storie.
Ma questo "sì" deve essere preso con le pinze.
Sì.
L'uomo del monte.
Anche questo sì dev'essere preso con le pinze.
Tornando a noi, gli RPG aiutano a comprendere come creare un personaggio e gestire l'ambientazione. Inoltre, spesso stimolano a creare (o anche solo a leggere) storie fantasy. Io conosco molte persone partite dai giochi di ruolo per poi affezionarsi alla lettura; e mi fa piacere che esista questa "sinergia".
Mentre non ho notato la spinta contraria, appassionati lettori non sono "spinti" dai libri a diventari giocatori di ruolo, ma forse è a causa della scarsità delle storie che gira in Italia.
In ogni caso bisogna fare attenzione: un gioco è diverso da un film o da altre storie "fisse".
Perchè?
Semplice, l'elemento di base del gioco è l'alea. Cioè la fortuna.
Un esempio molto semplice: i combattimenti di mezzora in un RPG possono essere coinvolgenti, ma doverli sopportare per mezz'ora di lettura o in un film sarebbe sbagliato. Sarebbe noioso!
O anche la resurrezione. Al gioco può servire, mentre in un libro rischia di togliere la paura della morte.
Io fino all'anno scorso l’avevo vista solo nel film di Conan il Barbaro (e non nei libri). Qualche tempo fa l'ho rivista usare decentemente nel libro: "Morte di un signore oscuro" di Hamilton Laurell.
Inoltre, a parte qualche eccezione, la stragrande maggioranza delle storie "fisse" tratte dagli RPG sono orribili. Quindi ti chiedo di fare attenzione, riportare una partita non è un buon modo di scrivere un libro o creare un film, o un manga. (Forse in un videogioco andrebbe bene, forse.)
Oltre all'alea e alle meccaniche di gioco, prima menzionate, gli RPG si suddividono in varie altre parti (come la socialità) ma a noi interessa un elemento in particolare: lo storyline.
Perché un elemento che differenzia gli RPG da un gioco qualsiasi è appunto la storia. Con tanto di personaggi, avventura, conflitto, antagonisti, ambientazione... tutte le regole finora presentate su Fantasy Eydor possono essere applicate agli RPG.
Adesso, prima di passare a una breve presentazione degli strumenti disponibili in rete voglio prendere posizione e rispondere a una domanda: i giochi di ruolo sono arte?
La mia personale risposta è: SI.
Arte ludica |
Il concetto di arte si è evoluto dal passato, ad esempio dopo al settecento sono stati aggiunti campi come architettura industriale, oggettistica e infine anche fotografia. Da un po' è nata anche l'arte ludica. Arte è trasmettere emozioni, e gli RPG lo fanno. Arte è creatività, e gli RPG sono creativi a più livelli. Serve creatività per ideare le regole del gioco, creatività per inventare e interpretare i personaggi, creatività per gestire la storia. C'è creatività dappertutto. Arte è un messaggio e comunicazione, e gli RPG hanno bisogno di comunicazione per esistere. Arte (secondo Seth Godin) è gratuità, e giocare con i propri amici non si paga con mastercard :p. Arte è espressione di sé stessi, e così è. Sia che si tratti di personaggi che di narratori. Per non parlare dei creatori del gioco. Arte è intrattenimento (e perché no, anche piacere) e ai giocatori piace giocare (tranne quando ti costringono a giocare, chiaro). Arte è sognare e vivere la realtà da un nuovo punto di vista. Eh già. C'è anche questa negli RPG. Arte è sfidare gli intellettuali delle epoche precedenti che hanno sempre problemi ad accettare le nuove forme d'arte di cui nessuno li ha avvisati e dove non ci sono chili e chili di libri di storia da imparare a memoria per sentirsi superiori. |
Se qualcuno è contrario replichi pure. Dopotutto la mia è solo una presa di posizione.
Vin Diesel. Su Dungeons&Dragons. Un nerd mimetizzato?
E per finire ecco un po' di bibliografia:
RPTools: un sito dove si possono ottenere numerosi programmi open source per gestire un gioco di ruolo.
MapTools: il sito del programma MapTools.
MapTool: una presentazione in italiano di MapTools.
The Big List of RPG Plots: una lista infinita di plots creati da S. John Ross.
Gli archivi di Olik: una serie di Netbook (spesso in formato AD&D) per tutti i gusti, ce n'è uno addirittura sull'igiene, dopo averlo letto magari i personaggi giocanti smetteranno di cagarsi dentro la corazza a piastre. Se sei un DM fortunato faranno perfino un bagno ogni tanto.
RPG Design Patterns: non è proprio sullo storyline, ma questo manuale offre suggerimenti sulla creazione di giochi di ruolo.
HeroForge: un archivio contenente un sacco di materiale per la edizione 3.5 di D&D, ma ho notato anche un sacco di altri strumenti per Pathfinder e altri giochi di ruolo, nonché strumenti generici.
Blog:
XDM: X-treme Dungeon Mastering: un blog dove Tracy Hickman e i suoi amici vogliono tramandare i segreti per essere un Dungeon Master. In particolare in questo articolo trovi 83 avventure gratis (non le ho viste tutte, ma quelle che ho aperto erano proprio complete, anche se non eccezionali).
D20Source: consigli per DM e giocatori, e anche per creare ambientazioni. Ho già preso spunto da alcuni loro articoli.
Dunegon Mastering: altri consigli, e anche un e-book gratuito (niente di che a dire il vero). Ma mi piace il loro spirito, anche se non ho mai provato i loro prodotti.
Forum:
GURPS - Steve Jackson Games Forum: il forum dedicato a GURPS. Il gioco a che vorrei provare.
Wizard of The coast - Forums: i forum dedicati a D&D, il gioco di ruolo che rovina adolescenze (la mia per prima)! Se non conosci i maghi della riviera lasciali stare. Vogliono solo la tua anima! Non dargliela.
PANGURPS: forum su GURPS, in italiano.
Forum D&D | Il 5° Clone: comunità italiana per uscire al tunnel della droga su D&D.
Testimonial nOOb |
Ma il gioco di ruolo non è come i giochi da tavolo? |
Con l'ultimo D&D sì, ci si avvicina. Ma ecco la risposta di un giocatore di ruolo che ho trovato qua [ho aggiunto il grassetto sulla parte importante]:
Traduzione: personalmente, vedo le regole di un gioco di ruolo come a un'inferfaccia tra me e il mondo di gioco. Voglio che queste regole siano divertenti e interessanti, ma voglio anche che siano trasparenti. Il mio interesse principale è interagire con il mondo di gioco. Se volevo interagire con le regole del gioco avrei giocato a Monopoli o Arkham Horror.
Opinioni esterne:
The Digital Divide (English): un'opione sugli strumenti online per gestire una campagna.
Writers describe the positive impact of D&D in their lives (English): un'opinione che risponde alla domanda: D&D aiuta a diventare scrittori?
RPGs & Scrittura: un'altra opinione che risponde alla domanda: D&D aiuta a diventare scrittori?
Fantasy, scrittura e giochi di ruolo: l'opinione del Duca Carraronan.
Credits:
Gapingvoid: Il disegnatore della vignetta Boring is Evil.